Raggiungere il quieto vivere non è
sempre facile. Spostarsi nel traffico o con i mezzi pubblici, gestire
un lavoro complesso con molte sollecitazione o scadenze, possono
essere cause più che plausibili per non avere una vita tranquilla.
Si presuppone però che almeno nella
propria abitazione non sia così e si possa trovare tra le mura
domestiche un po' di pace. Purtroppo, sopratutto se non si abita in
un luogo sperduto, si devono fare i conti con il più classico dei
pericoli: il vicinato.
Certo, non tutti sono così sfortunati
a ritrovarsi, che ne so, i coniugi Romano, venuti all'onore della cronaca, per il massacro dei propri vicini (verificare), però,
troppo spesso, anche le più semplici regole di buona creanza,
vengono ignorate.
Dai rumori moleste, nelle scale o in
orari non proprio consoni, ai dispetti sul balcone, agli oggetti
abbandonati ad intralciare le cantine, sono molti i punti di
frizione, di fastidio, che possono trasformare l'isola felice, che la
casa dovrebbe rappresentare, in un inferno.
Mi auguro, che non ci si debba trovare
in queste coabitazioni impossibili, ma immaginate uno psicopatico,
come possa 'gestire' una situazione simile...
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