Per me diventano sempre più un momento di confronto e di incontro, con vecchi e nuovi 'compagni di ventura', dove l'espressione della propria creatività diventa motivo di gioia e di impegno, di lotta e frustrazione, di genio e di follia.
Un punto di contatto tra persone profondamente diverse, eppure legate dallo stesso moto di vita: esternare qualcosa che hanno dentro.
Forse è per questo che vado ancora a questi appuntamenti, per incontrare e ritrovare menti e cuori affini, facce stanche e sorridenti, piene di quella voglia di emergere che troppo spesso, vedo opprimere e spegnere per paura o cecità. Così mi pregio di salutare tra queste righe Matilde Negro, Giorgio Abou Mrad, Alessandro Sidoti e Rossana Berretta, con la speranza di rivederli ancora, sulla cresta, sempre in gamba, sempre pronti a donare al mondo meraviglia...
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